L’uragano Ophelia prosegue la corsa verso l’Europa: investirà Portogallo, Irlanda e Gran Bretagna

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di BEATRICE GALLUZZO – Ophelia nasce da una culla tropicale, ovvero la zona caraibica, e si sta spingendo a nord ovest, in direzione Europa. In questo periodo caratterizzato, meteorologicamente parlando, da fenomeni atmosferici violentissimi- l’uragano Irma, soprattutto, che si è abbattuto sulla Florida a settembre- questo uragano classificato come di categoria 2, nato però come tempesta tropicale (la decima di questa stagione) è ora all’altezza dell’arcipelago delle Azzorre.

Prevederne il tragitto, e soprattutto, l’intensità non sembra facile. Ma si può dire, non senza un certo grado di approssimazione, che passerà da Portogallo e Spagna, per poi avvicinarsi durante il fine settimana a Irlanda e In Inghilterra, che toccherà probabilmente nel pomeriggio di lunedì 16, con casualità beffarda e quantomeno sinistra, dal momento che proprio il 15 e 16 ottobre del 1987 la cosiddetta “Great Storm”, “Grande tempesta” sconvolse il Regno Unito, causando un danno di due miliardi di sterline e una ferita perpetua nella coscienza collettiva.

I venti di Ophelia al momento turbinano a 140 km/h, ma ci si aspetta che perda di potenza nel tragitto. In Irlanda e Inghilterra si esprimerà attraverso forti venti, onde anomale e intense precipitazioni, e secondo le valutazioni National hurricane center di Miami, il grado di pericolosità per le terre emerse è aumentato negli ultimi giorni. Quest’uragano, va da sè, non interesserà assolutamente l’Italia. Ma saremo interessati da un anticiclone che investirà l’Europa di caldi venti Nord-africani, con temperature più alte della media stagionale, con picchi di 24-25 gradi.

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