Brindisi: incontro del PRI con la Confederazione Italiana Liberi Agricoltori

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BRINDISI. “Nell’ambito della campagna di ascolto che il PRI ha avviato nei quartieri cittadini e con le categorie produttive si è svolto nella giornata di ieri un incontro con la Confederazione Italiana Liberi Agricoltori” si legge in una nota stampa del PRI di Brindisi.

“Per il Partito Repubblicano erano presenti il segretario provinciale Giovanni Antonino, il segretario cittadino Vito Birgitta ed il vice segretario cittadino Francesco Falcone. La Confederazione Italiana Liberi Agricoltori  era rappresentata  dal presidente Angelo Candida. I rappresentanti del PRI hanno posto in evidenza come, a loro giudizio, nel nuovo modello di sviluppo che si intende prefigurare per Brindisi l’agricoltura debba tornare a rivestire un ruolo preminente. E’ un dato incontrovertibile, infatti, che alla crescita fatta registrare dall’economia italiana negli ultimi tempi la agricoltura abbia fornito un contributo determinante per occupazione, investimenti, scambi internazionali e numero di imprese condotte da giovani. Secondo i dati dell’ISMEA, pubblicati nel rapporto AgriOsserva, la crescita degli occupati in agricoltura ha registrato un +1,3%, trainati dalla componente dei dipendenti (+ 6,7%) e delle imprese agricole giovanili (+ 9,3%). Si tratta allora di operare affinché anche l’agricoltura brindisina possa inserirsi in questo trend virtuoso. Da parte della Confederazione Italiana Liberi Agricoltori è stato posto in evidenza come un contributo positivo alla ripresa di questo importante settore dell’economia brindisina potrebbe venire dalla costituzione di Organizzazione di Produttori (OP) specie nel settore dell’ortofrutta, che consentirebbe di commercializzare il 75% dei raccolti accedendo anche al mercato della grande distribuzione e potendo beneficiare dei contributi posti a disposizione della Unione Europea per le politiche di internazionalizzazione. Anche in questo campo, peraltro, è stato sottolineato come non siano numerosissime le aziende ed i giovani brindisini che utilizzano appieno i fondi posti a disposizione dai bandi PSR, che in altre realtà hanno determinato una spinta fondamentale alla crescita degli investimenti e all’aumento dell’export. Pur nella limitatezza dei compiti istituzionalmente spettanti ai Comuni nel campo dell’agricoltura i rappresentanti del PRI hanno assunto l’impegno di istituire nella Amministrazione Civica uno ‘sportello agricoltura’ che affianchi le organizzazioni degli agricoltori nel fornire sostegno a quelle imprese che intendono avvalersi degli incentivi previsti per migliorare la qualità delle produzioni, completare la filiera anche con la nascita di aziende di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e accedere direttamente ai mercati anche attraverso forme di cooperazione. Un ulteriore impegno assunto dai repubblicani brindisini è stato quello di verificare le distorsioni di mercato causate dall’arrivo di prodotti agricoli dal Nord Africa, ed in particolare dei carciofi egiziani, che vengono venduti a bassissimo costo danneggiando gravemente uno dei settori portanti dell’agricoltura brindisina. Si tratta di prodotti spesso coltivati utilizzando disserbanti ed anticrittogamici vietati in Italia e che possono nuocere gravemente alla salute dei consumatori. In questa direzione la delegazione del PRI ha assunto l’impegno ad allertare le autorità preposte ai controlli, in particolare per quei prodotti che vengono sbarcati nei porti meridionali. E’ l’alimentare, infatti, l’ultima frontiera della contraffazione: frutta e verdura di provenienza estera, etichettate come italiane. Made in Italy fatto alla svelta nei porti. Clonazioni che non arretrano neanche davanti ai prodotti di qualità certificata e che scivolano alla svelta dai containers per confondersi, sfusi, sui banchi dei mercati. E’ appunto il caso dei carciofi egiziani che invadono il mercato confondendosi con quelli brindisini e deprezzandoli e che vengono coltivati con l’utilizzo di pesticidi da noi vietati. Si tratta, allora, di attivare i dovuti controlli per garantire adeguati livelli di sicurezza dei consumatori non potendo, evidentemente, imporre metodi di produzione ai Paesi terzi. Nei prossimi giorni la delegazione del PRI incontrerà le altre organizzazioni degli agricoltori per acquisire ulteriori informazioni e suggerimenti e introdurre nel redigendo programma di governo della città di Brindisi impegni ed azioni concrete a sostegno della agricoltura brindisina”.

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