PRI Brindisi: "Vigileremo sul servizio della ristorazione scolastica"

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BRINDISI. “Il PRI non appartiene al novero delle forze politiche brindisine spesso critiche nei confronti delle decisioni assunte dalla struttura commissariale” si legge in una nota stampa del PRI di Brindisi a cura del responsabile PRI dei servizi a domanda individuale Annarita Crudo.

“Probabilmente questa serenità di giudizio è resa più facile dalla circostanza che il nostro Partito non era presente con una propria rappresentanza nella scorsa consiliatura. Riteniamo, infatti, che il Commissario Santi GIUFFRE’ ed i suoi collaboratori abbiano avuto il merito di affrontare e risolvere problemi che la classe politica brindisina aveva lasciato incancrenire. Pensiamo, a solo titolo di esempio, alla decisione dimostrata nell’affrontare di petto, e risolvere!, il problema del servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti. Su altre decisioni avremmo senz’altro gradito, ed abbiamo pure sollecitato, un maggiore coinvolgimento delle forze politiche e dei movimenti presenti in città. Ma probabilmente non si può dare ad altri la colpa della mancata capacità di governo dimostrata dalle diverse forze politiche una volta che si era stati chiamati ad assolvere al difficile compito di gestire la Amministrazione Civica. Tra le decisioni assunte dalla struttura commissariale che incontrano la convinta adesione del PRI vi è senz’altro quella di non prorogare l’attuale gestione del servizio di ristorazione scolastica, se non fino alla fine dell’anno scolastico in corso, e di indire una nuova gara per la individuazione dell’impresa cui affidare questo delicatissimo compito. Ricordiamo, al riguardo, che l’affidamento alla Società Markas non avvenne in forza della qualità del progetto offerto ma esclusivamente a seguito di decisioni della giustizia amministrativa. Una conduzione, forse, non a caso iniziata nel peggiore dei modi atteso che la realizzazione del centro di cottura comunale, posta a carico della ditta aggiudicatrice, avvenne con un notevole ritardo, con la conseguente decisione di preparare i pasti da somministrare ai nostri bambini in una struttura lontanissima dal Comune capoluogo e che tante proteste suscitò tra i genitori. Una conduzione, se possibile, proseguita in modo ancora peggiore con scelte penalizzanti nei confronti dei lavoratori e dell’utenza. Come interpretare altrimenti la decurtazione dell’orario di lavoro dei dipendenti operata senza alcuna condivisione delle rappresentanze sindacali e che vede oggi la maggior parte dei lavoratori impegnati nel servizio prestare la loro opera per un’ora e quarantacinque minuti al giorno, con riflessi inevitabilmente negativi sulla qualità del servizio atteso che in quel limitatissimo lasso di tempo si dovrebbe provvedere alla pulizia dei locali in cui viene svolto il servizio di ristorazione scolastica, alla somministrazione dei pasti e al ripristino successivo delle necessarie condizioni igieniche. Ci auguriamo, allora, che nel prossimo capitolato d’appalto che sarà predisposto dalla Amministrazione Comunale si tenga conto di questo aspetto fondamentale. Tanto più che l’incidenza del servizio sul bilancio comunale dovrebbe ridursi, atteso che il centro cottura realizzato dalla ditta aggiudicatrice rientrerà nella piena disponibilità dell’Amministrazione e non costituirà più oggetto di gara. Questa circostanza dovrebbe consentire, da un lato, un incremento delle ore lavorative oggi svolte dal personale addetto alla mensa scolastica, la cui riduzione ha generato un contenzioso tutt’ora in corso, e, dall’altro, una contrazione del ticket posto a carico dell’utenza. Sul rispetto di queste linee di indirizzo il PRI vigilerà fornendo comunque alla struttura commissariale la necessaria collaborazione”.

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