Catalogna: si rischia ritorno alle urne

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BARCELLONA – Al via l’elezione da parte del Parlament catalano del candidato presidente della Catalogna l’indipendentista, Quim Torra, designato giovedì dal presidente deposto Carles Puigdemont nell’esilio di Berlino. Il clima che si respira in queste ore nella regione è di assoluta incertezza. Al primo turno Torra ha bisogno della maggioranza assoluta di 68 voti su 135 per essere eletto.

Gli indipendentisti hanno 70 seggi, ma la sinistra antisistema della Cup prevede di astenersi. Torra dovrebbe ottenere quindi 66 voti a favore, e 65 contrari, quelli dei partiti unionisti e di Podemos. Lunedì ci sarà il secondo turno.

La Cup non esclude ora di passare dall’astensione al voto contrario nella seconda votazione. Questo porterebbe alla bocciatura di Torra e, con ogni probabilità, a nuove elezioni. Il ritorno alle urne sarà praticamente cosa certa se la Catalogna non avrà un nuovo presidente entro il 22 maggio, circostanza che avvierebbe il commissariamento della Catalogna da parte di Madrid.

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