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di ANTONIO GAZZILLO – Si è svolto oggi a Brescia l’appello per l’omicidio di Yara Gambirasio. Per l’occasione sono state vietate in aula telecamere, computer o cellulari, per evitare una spettacolarizzazione del procedimento.
Il magistrato Marco Mantani, sostituto del pg, ha espresso la volontà di confermare l’ergastolo per Massimo Bossetti, già condannato in primo grado.
Bossetti è arrivato a bordo di un blindato alle nove del mattino sulla strada, chiusa al traffico, del palazzo di giustizia e si è posizionato nella gabbia, il posto riservato ai detenuti.
Poco dopo però il presidente della Corte d’Assise d’Appello, Enrico Fischetti, ha invitato il muratore di Mapello a sedersi in prima fila accanto agli avvocati.
Intanto i legali di Bossetti hanno dichiarato la fiducia del loro assistito di avere giustizia in appello e hanno chiesto ai giudici di poter integrare i motivi aggiunti d’appello con una fotografia satellitare che potrebbe dimostrare che il corpo di Yara non sarebbe rimasto nel campo di Chignolo d’Isola per tre mesi prima del ritrovamento.
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