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ROMA – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presieduto il Plenum del CSM dedicato al ricordo della figura di Paolo Borsellino a 25 anni dalla strage di Via d’Amelio, in cui persero la vita anche gli uomini della scorta.
Alla fine del Plenum, che ha all’ordine del giorno la pratica di Sesta Commissione relativa “alla pubblicazione degli atti su Paolo Borsellino”, le testimonianze della figlia Lucia Borsellino, del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti e dell’attore Luca Zingaretti che leggerà alcuni passaggi tratti dal volume editato dal Csm.
L’Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio in memoria della strage.
“La tragica morte di Paolo Borsellino, insieme a coloro che lo scortavano con affetto, deve ancora avere una definitiva parola di giustizia – ha detto il presidente Sergio Mattarella alla cerimonia di commemorazione di Paolo Borsellino al Csm -. Troppe sono state le incertezze e gli errori che hanno accompagnato il cammino nella ricerca della verità sulla strage di via D’Amelio, e ancora tanti sono gli interrogativi sul percorso per assicurare la giusta condanna ai responsabili di quel delitto efferato”.
“Paolo Borsellino ha combattuto la mafia con la determinazione di chi sa che la mafia non è un male ineluttabile ma un fenomeno criminale che può essere sconfitto. Sapeva bene che per il raggiungimento di questo obiettivo non è sufficiente la repressione penale, ma è indispensabile diffondere, particolarmente tra i giovani, la cultura della legalità”, ha detto ancora Mattarella.
Per la presidente della Camera Laura Boldrini, al “ricordo vivo e profondo” della figura e dell’impegno di Paolo Borsellino deve accompagnarsi “l’impegno delle Istituzioni, della società civile, dei singoli cittadini nel contrasto alla criminalità organizzata”. L’Assemblea di Montecitorio ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime, cui ha tributato alla fine un applauso unanime.
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