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Indignati, i due giovani hanno evitato di rispondergli, limitandosi a cancellare la prenotazione. Il giorno dopo hanno deciso di rivolgersi all’Arcigay di Napoli per rendere pubblica la vicenda; il Comitato Provinciale si è detto «indignato e disgustato da simile condotta, esprime profonda solidarietà a Gennaro e al suo compagno e chiede l’esclusione della casa vacanza dal sito booking.com e da tutti i siti di prenotazione turistica che non vogliano, nel 2017, rinnovare logiche commerciali razziste e antidemocratiche. Ci auguriamo inoltre un intervento deciso da parte del Comune, della regione Calabria e delle autorità predisposte alla vigilanza e al contrasto alle discriminazioni».
Uno dei due ragazzi ha, poi, raccontato le sue sensazioni al linguista Massimo Arcangeli che le ha rese pubbliche sulla sua pagina Facebook. “Nella mia mente si è materializzata l’immagine storicamente e drammaticamente famosa dei cartelli nazisti esposti fuori dai negozi: vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei – dice -. Da allora sono trascorsi ben 70 anni, ma da quegli eventi, probabilmente, molti non hanno tratto alcun insegnamento”.
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