Scoperta la tomba del principe di Pompei: finanziava i più grandi spettacoli della città

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di BEATRICE GALLUZZO – Nel corso dei lavori condotti dagli archeologi  per ristrutturare le fondamenta degli edifici San Paolino, fuori la Porta Stabia degli scavi, a Pompei, è stata scoperta la tomba- accompagnata da una lastra funeraria in marmo lunga 4 metri- di Gneo Alleo Nigidio Maio.

Questo principe pompeiano allietò spesso la vita cittadina organizzando feste e spettacoli;  in particolare, molti combattimenti tra gladiatori avvenuti nell’Anfiteatro da 20.000 posti di Pompei,recano la firma di questo re dell’intrattenimento, guadagnatosi ufficialmente in queste ore l’epiteto di “manager dei gladiatori”.

Sulla lastra di marmo che decorava la sua tomba non appare, in realtà, il nome del defunto. Ma gli studiosi l’hanno ipotizzato esaminando i sette registri narrativi che adornano l’epigrafe, i quali riportano gli avvenimenti più importanti della vita dell’uomo: l’acquisizione della toga virile, le nozze e i fastosi avvenimenti che organizzava in città, come banchetti, donazioni e, in particolare, spettacoli tra gladiatori e animali feroci.

L’epigrafe marmorea si ricollega probabilmente a un altro reperto conservato al museo Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ovvero un’ incisione su lastra che i Borbone nell’Ottocento staccarono da una tomba fuori Porta Stabia, la quale presenta su tre fasce diverse scene di combattimenti e spettacoli, e che fino ad oggi non trovava una sua collocazione. Si è ipotizzato che faccia parte, appunto, della decorazione funeraria sulla tomba di Nigidio Maio.

Il direttore della Soprintendenza di Pompei, Massimo Osanna, ha dichiarato di aver provveduto ad avviare un nuovo programma di ricerca a Pompei, coinvolgendo Università e Centri di Ricerca da tutto il globo. E’incredibile quanto la città sepolta abbia ancora da raccontare.

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