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“Il reddito di inclusione approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri non è la soluzione per affrontare il problema della povertà che affligge il nostro Paese. Si tratta, infatti, dell’ennesimo provvedimento del governo sterile, fallimentare e frammentario. Per capirlo basta fare un semplice confronto tra il numero di famiglie che potranno beneficiare dell’aiuto, circa 400mila, e il numero di famiglie che si trovano in povertà nel nostro Paese, circa 3 milioni” ha dichiarato la portavoce del MoVimento 5 Stelle Nunzia Catalfo “Se ci fosse davvero la volontà di aiutare queste persone, basterebbe introdurre il reddito di cittadinanza che propone, ormai da anni, il MoVimento 5 Stelle. Non perché lo proponiamo noi, ma perché si tratta della misura più completa e meglio strutturata tra quelle in discussione, che oltre all’aiuto economico prevede percorsi personalizzati anche formativi per puntare al reinserimento nel mondo del lavoro del beneficiario e che aiuterebbe tutte le persone che si trovano in difficoltà senza creare poveri di serie A e poveri di serie B, come fa invece il reddito di inclusione. Il cosiddetto Rei lascerà ancora una volta senza alcun tipo di aiuto categorie già fortemente penalizzate come i giovani ed i pensionati. Il governo la smetta di illudere i cittadini parlando di misura di contrasto alla povertà universale e facendo intendere che la misura è diretta a tutti i cittadini in difficoltà, perché così non è”.
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