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di ANTONIO GAZZILLO – Clemente Mastella è stato assolto. Questa è stata la sentenza in primo grado del tribunale di Napoli nel processo sugli illeciti delle nomine Asl, nove anni dopo dal giorno in cui l’attuale sindaco di Benevento si dimise da ministro del governo Prodi proprio perché indagato.
Con lui è stata scagionata anche la moglie che rivendica dieci anni di sofferenze e dolori.Sono stati assolti, perché il fatto non sussiste o non costituisce reato, tutti gli esponenti del partito Udeur, i quali erano accusati di concussione per aver imposto nomine ed aver esercitato pressioni nelle aziende sanitarie campane.
Tutto cominciò quando la signora Lonardo, moglie del ministro Mastella e presidente del Consiglio regionale della Campania, fu arrestata e messa ai domiciliari proprio il 16 gennaio 2008, giorno in cui il marito avrebbe dovuto tenere una relazione alla Camera sullo stato della giustizia e che invece si trasformò in una dichiarazione di dimissioni per l’accaduto. Poi Mastella passò all’opposizione e contribuì alla caduta del governo Prodi.
In conclusione, secondo l’esito della sentenza, il sistema Udeur non è mai esistito e questo ha sicuramente fatto rifiatare la signora Lonardo: “E’una giustizia troppo lenta. Noi abbiamo resistito perché siamo una famiglia unita, non so ad altri cosa sarebbe capitato”.
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