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di ANTONIO GAZZILLO – A causa della Chikungunya, una malattia virale che viene trasmessa dalla puntura di alcune zanzare e che provoca sintomi simili a quelli dell’influenza, si sono bloccate le donazioni di sangue di un milione di romani.
Tutto questo sta mettendo in crisi il sistema raccolta sangue del Lazio e sta provocando danni alla sanità regionale, motivo per il quale è stato dichiarato lo stato di maxi emergenza.
Il test per riconoscere la malattia, inoltre, non è brevettato per le sacche di sangue e quindi risulta difficile capire se quelle provenienti dalle zone contagiate siano infette.
I casi di Chikungunya sono saliti a 17 a Roma e per questo la Regione ha stabilito il blocco delle donazioni nel territorio della Asl 2, che comprende la zona sud-est della città, ed è stato deciso che anche i turisti che siano stati nella capitale dal 25 agosto in poi non possano donare prima di 28 giorni.
E’stata adottata poi un’altra soluzione per il sangue che si ritiene infetto: questo sarà messo in quarantena per cinque giorni prima di comunicare la presenza o meno di sintomi.
Intanto Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza che permette la disinfestazione delle zanzare nelle aree colpite dalla malattia mentre il ministro della salute Beatrice Lorenzin si è detta preoccupata per non essere subito intervenuti.
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