Intervista all’artista Silvana Santi, "Dire arte per definire l’arte"

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di ALESSANDRO NARDELLI – Dal 9 al 16 Settembre 2017, il Palazzo Tanzarella, in Via Cattedrale, Ostuni (BR), ha l’onore di ospitare l’esposizione di opere pittoriche e fotografiche di Silvana Santi. Un evento che da lustro e pregio alla città, che ha come titolo “ I colori di un’anima – con e senza OBBIETTIVO, vivo testimonianza di una passione divenuta un mestiere. Espressione di un talento creativo che si manifesta con la sobria magnificenza delle sue opere, realizzate sia con la macchina fotografica, sia con i pennelli, risultato di una voglia esagerata di tirar fuori tutto il suo grande equilibro cromatico. 
L’intervista che ho realizzato all’artista Silvana Santi ha rappresentato per me, quanto ho appena espresso, trasmettendomi emozioni che solo chi è arte, vivendo l’arte e “dando” arte in quanto artista, può dare. Ho apprezzato in questa interessantissima chiacchierata, la naturale tendenza di Silvana a non farsi ingabbiare dall’artificialità di convenzioni fallaci ed ipotetiche, non in grado di definire appieno che cos’è l’arte, un unico grande mondo “liquido”, con diverse filiazioni, incapace, stante una tale vastità, di essere rendicontato. Per questo reputo che bisogna fare come la Santi, vivere l’arte in maniera anarchica, senza categorizzarla, ma assumendo una prospettiva in cui è sufficiente dire arte per definire l’arte.

L’inaugurazione si è tenuta sabato 9 settembre alle 19 alla presenza del sindaco Gianfranco Coppola, del presidente di Espressioni d’Arte Ruggero Cairo, del presidente della Pro Loco Domenico Greco e dei vari membri dell’Associazione di cui Silvana fa parte.
Silvana Santi nasce a Roma tanti anni fa da mamma Teresa, fotografa, e papà Gino, rappresentante. Da sempre, Silvana è folle e come tutti i folli, può essere geniale. Fin da piccola ha sentito forte l’esigenza di esprimersi e oggi lo fa usando la macchina fotografica cosi come altri usano i pennelli. Se fosse vissuta un secolo fa (e non lo escludo) sarebbe stata francese pittrice ed impressionista. Così si espresse un professore universitario nel 1974, parlando di Silvana, un’artista che ha coltivato la sua passione per tutto ciò ‘ che fosse creatività, colore e composizione. Le regole non le interessano ma esprimersi secondo le sue letture del bello le ha permesso fin da giovinetta di partecipare a moltissime mostre che le hanno dato notorietà e aiutata nel proseguo della sua passione diventata poi la sua professione.

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