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FOGGIA – Non ce l’ha fatta ragazza di 15 anni che ieri a Ischitella (Foggia) era stata ferita al volto da un colpo di pistola sparato dall’ex compagno della mamma, di 37 anni, che, dopo una fuga nelle campagne circostanti il paese, si è ucciso sparandosi con la stessa arma, una calibro 22. La ragazza è deceduta poco prima delle 7 di questa mattina per un ennesimo arresto cardiaco.
Il 37enne si è tolto la vita con la stessa arma usata stamattina contro la ragazzina.
La giovane ora lotta tra la vita e la morte. L’uomo, di 37 anni, avrebbe sparato per vendetta, perché la donna lo aveva lasciato.
La giovane vittima è stata ferita al volto da un colpo di arma da fuoco sparato a distanza ravvicinata mentre percorreva via Zuppetta per recarsi a scuola. Le condizioni della ragazza erano disperate.
Indagini in corso da parte dei carabinieri del Comando provincia di Foggia. La ragazzina è stata trasportata in elisoccorso agli Ospedali Riuniti di Foggia dove è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, che però a nulla è valso. La vittima era seguita dai servizi sociali ed era stata affidata ai nonni.
Il luogo della sparatoria. ANSA |
“Spero che ti ammazzi bastardo lurido. Te la prendi con una ragazza di soli 15 anni, sei un rifiuto umano”:così su Facebook la mamma della ragazzina ferita rivolgendosi all’aggressore della ragazzina che dimostra di conoscere molto bene.
DONNO (M5S): NUOVO CASO IN PUGLIA, DOVE È IL PIANO DI AZIONE STRAORDINARIO? – “Un altro caso di violenza contro le donne in Puglia: una quindicenne è stata ferita con un colpo di pistola al volto ad Ischitella. Questa notizia mi addolora molto. È evidente che ci troviamo davanti ad un allarme che deve essere placato con gli strumenti più appropriati, non possiamo continuare a piangere vittime di abusi continui”: così la Senatrice Daniela Donno Vice Presidente della Commissione Diritti umani.
“Dov’è il Governo mentre ogni giorno arrivano notizie di violenze di genere? – prosegue la senatrice -. Le reti territoriali devono essere rafforzate e messe nella condizione di lavorare in sinergia con le altre. Il tutto con una lungimirante programmazione degli interventi, oltre che allo stanziamento di fondi e risorse adeguate. Non dimentichiamo che lo scorso luglio è scaduto il Piano nazionale d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, ed il fatto che le Istituzioni temporeggino sull’argomento è a dir poco scandaloso”.
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