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“Siamo in una fase che possiamo cavalcare bene, ma non facciamo errori. Per le imprese che investono diamo delle premialità e partiamo dai giovani, si deve permettere alle imprese di cavalcare la famosa rivoluzione industriale, fare inserire i nativi digitale. I giovani sono una grande opportunità per il paese e dobbiamo essere più generosi con loro. Una manovra economica a fini elettorali sarebbe un errore, se noi oggi abbiamo degli effetti positivi lo dobbiamo anche a una stagione di riforme. Un errore che non si deve fare è tornare ad una politica della domanda per raccogliere consenso. Dobbiamo continuare a investire sulla crescita, se abbiamo poche risorse è inutile metterle un pò su tutto per accontentare tutti e quindi nessuno. Secondo noi servirebbe un piano importante di inclusione giovani. In questo senso l’occupazione, rispetto al livello di pre crisi, è aumentata. C’è ancora un gap, ma il Jobs act non c’entra con le assunzioni a tempo determinato o indeterminato, c’entra la dimensione economica di crescita. Penso e mi auguro che l’effetto della ripresa degli investimenti genererà maggiore occupazione, ma adesso la priorità su cui lavorare nel Paese è il lavoro. Dobbiamo metterci in una condizione di competività. L’incertezza economica, cosa accadrà dopo, l’incertezza temporale comporta il fatto che le imprese aspettano di capire cosa succederà”.
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