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“Nel secondo trimestre del 2017 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016. La variazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2%” ha dichiarato l’Istat in una nota “La stima dei conti economici trimestrali diffusa il 1 settembre scorso aveva rilevato una variazione congiunturale pari a +0,4% e una variazione tendenziale dell’1,5%. Dal lato degli aggregati della domanda interna si registra, rispetto al trimestre precedente, una crescita dello 0,9% degli investimenti fissi lordi e dello 0,2% dei consumi finali nazionali, sintesi di un incremento dello 0,2% dei consumi delle famiglie residenti e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) e di un andamento stazionario della spesa della Pubblica amministrazione. Le importazioni sono aumentate dell’1,2% e le esportazioni hanno segnato una variazione nulla. La domanda nazionale al netto delle scorte ha fornito un contributo di +0,3 punti percentuali alla crescita del Pil, derivante da apporti di +0,1 punti dei consumi delle famiglie e delle ISP, di +0,2 punti degli investimenti fissi lordi, mentre l’apporto è risultato nullo per quanto riguarda la spesa della P.A.. La variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil per +0,4 punti percentuali, mentre il contributo della domanda estera netta è risultato negativo per -0,3 punti percentuali. Si rilevano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto dell’industria (+0,5%) e dei servizi (+0,3%), mentre l’agricoltura ha registrato un calo del 2,4%”.
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