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Parliamo oggi del premio Nobel per la Medicina 2017 che va a Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young per la scoperta del meccanismo molecolare che controlla il ritmo circadiano.
“Quest’anno a Stoccolma hanno premiato un meccanismo bellissimo, che può sembrare complesso ma in realtà è alla base di malattie croniche come diabete e obesità. Malattie legate ai geni, ma anche all’ambiente. Un meccanismo che, in modo più semplice, spiega il diverso effetto di una pizza mangiata a mezzogiorno rispetto a una consumata a mezzanotte” ha dichiarato il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata “Mi preme sottolineare che questi tre scienziati sono stati premiati per i loro lavori pionieristici, ma oggi uno dei massimi studiosi in questo campo è italiano: Paolo Sassone-Corsi dell’Uci. Oggi sappiamo che, se alteriamo o invertiamo i ritmi circadiani si hanno effetti non solo a livello psicologico, ma anche fisico. Una cascata di eventi che possono aumentare il rischio di alcune malattie. Ebbene, questa scoperta è importante anche per le ricerche mirate a prevenire una serie di malattie ‘del benessere’, come diabete e obesità. Non solo: potremmo arrivare a un’alimentazione intelligente, basata su dati molecolari. Ma in che consiste l”effetto pizza’? Se la mangiamo a mezzogiorno, il nostro organismo è ‘settato’ per trarne il meglio, se invece lo facciamo a mezzanotte, quando il corpo si sta preparando al sonno, interrompiamo una cascata di eventi importanti per l’organismo. Con un’alterazione metabolica che finisce per avere degli effetti visibili e non: in conclusione è decisamente meglio mangiare la pizza a mezzogiorno”.
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