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GENOVA – Stamani alcune centinaia di lavoratori dello stabilimento Ilva di Genova sono scesi in piazza per protestare contro il piano di esuberi presentato da Am Investco Italy. Nel capoluogo sono previsti 599 esuberi su un totale di 1.500 dipendenti. Dopo una breve assemblea davanti ai cancelli della fabbrica, i lavoratori stanno sfilando per le strade del ponente cittadino dietro dietro ad un mezzo pesante.
Il corteo, a cui hanno preso parte anche rappresentanti delle istituzioni, lavoratori del porto e delle altre fabbriche genovesi, è diretto verso la prefettura del capoluogo ligure. Ad aprire la manifestazione, due lunghi striscioni con scritto “Pacta servanda sunt” e “In lotta per il lavoro e per Genova”.
“La città deve reagire -ha detto il segretario genovese della Fiom Cgil, Bruno Manganaro- perché non possiamo più permetterci di perdere posti di lavoro. Non si può essere ricattati da un grande gruppo come Mittal. Il governo deve cercare un’alternativa e, se per salvare la fabbrica bisogna nazionalizzarla, lo si faccia come è stato fatto in altri Paesi”, ha concluso.
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