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“Per tentare di organizzare un recupero che colmi la voragine che si è aperta anche sul versante degli investimenti pubblici nel corso della grande recessione, abbiamo cambiato metodo” ha dichiarato il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Enrico Morando, parlando della necessità di investimenti idrici”Il cambio di metodo è quello di avere la postazione in bilancio di un fondo investimenti che poi viene sulla base di un elenco di priorità ben definito assegnato a diversi progetti smettendola con le decisioni improvvisate sulla base di emendamenti parlamentari circa questa o quell’altra opera, questo o quell’altro progetto da finanziare. L’operazione nel 2017 prevista dalla legge di Bilancio approvata alla fine del 2016 è andata in porto. E’ avvenuta l’assegnazione dell’intero fondo, 47 miliardi in 15 anni dal 2016 in poi. Io penso che con la legge di Bilancio bisogna continuare a seguire questo metodo: nuove risorse aggiuntive ai 47 miliardi assegnate con la stessa metodologia. Se faremo questo questo intervento pubblico associato agli investimenti dei privati, possono creare le premesse, perché in questo settore, il settore idrico, il settore della depurazione delle acque, l’Italia possa colmare un gap di capacità produttiva di servizi e di prodotti che si è accumulato durante la grande recessioni e si è molto aggravato anche nel corso di quest’ultima fase”.
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