Usa vs Cina, il vertice del sorpasso tra Xi Jinping e Trump

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(ANSA)

di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO – Donald Trump, nella sua seconda giornata di visita in Cina, ha creato scintille con il presidente Xi Jinping per quanto riguarda i rapporti economici. Trump ha dichiarato che la Cina ha un enorme avanzo commerciale nell’interscambio con gli Usa, indicando una cifra pari a 500 miliardi di dollari annui.

I numeri, però, sembrano essere “ballerini”, in quanto l’attivo cinese è pari a 310 miliardi. Il tycoon non ha puntato il dito contro i cinesi ma contro l’ex presidente Obama, accusandolo di non aver fatto gli interessi degli Stati Uniti, non accettando più questo squilibrio. Il presidente statunitense ha poi messo in evidenza il cosiddetto “furto di proprietà intellettuale”, (a suo avviso pratica scorretta), una pratica con cui la Cina accetta sul territorio investitori stranieri solo se questi vengono affiancati da un socio locale, a cui trasmettono il loro “know how”. Questo privilegio è stato concesso a Pechino nel 2001, quando la Cina è entrata nella World Trade Organization.

La replica di Xi è stata sottile e ha cercato di confutare quanto detto da Trump. Il presidente cinese ha elencato una serie di statistiche riguardanti importazione cinese dal resto del mondo, sottolineando la crescita economica del proprio Paese e indicandolo come “locomotiva” economica del mondo. Ha ammesso, però, la presenza di squilibri nei rapporti commerciali con alcuni paesi occidentali. Xi Jinping ha concluso il suo discorso promettendo riforme strutturali sul mercato cinese, così da renderlo più aperto e promettendo nuovi contratti e regole commerciali.

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