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“È una scelta mia, non è minimamente legata al Movimento. Non lascerò mai il M5S, è una mia seconda pelle, lo sosterrò sempre, ma lo farò al di fuori dai palazzi istituzionali. Si può fare politica anche fuori dai palazzi. È questa la mia principale aspirazione adesso. È una mia scelta umana, di cuore, io prima di entrare in Parlamento mi occupavo di cooperazione internazionale, scrivo reportage, scrivo per il blog. È quello che voglio continuare a fare per un po’, dall’estate prossima, dopo la campagna elettorale partire e andare in alcuni luoghi del mondo per raccogliere idee, proposte di politica innovativa e raccontarle, portarle in Italia. Diranno che ci sono dissidi tra me e Beppe e Luigi. È l’esatto contrario. Per me Beppe è un esempio e Luigi è proprio un fratello. Sosterrò il M5S fino all’ultimo giorno di campagna elettorale, ma lo farò da non candidato. La mia decisione è stata presa anche per la paternità. Qualche tempo fa avevo detto già pubblicamente che non mi sarei ricandidato per un secondo mandato. Ma la nascita di mio figlio è come se avesse dato ancor più benzina a una decisione già presa. Quando nasce un figlio cambiano le priorità, voglio dedicarmi a lui e a una bella forma di educazione. Anche per questo, non solo per questo, ho preso questa decisione”.
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