Grillo: "Parte il mio nuovo blog: andrò in cerca di folli"

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Novità sulla rete: é online il nuovo blog di Beppe Grillo, completamente slegato dall’attività del MoVimento 5 Stelle, e si trova all’indirizzo http://www.beppegrillo.it.

“Inizia adesso un’avventura straordinaria di liberazione, di mente, di fantasia, di utopie, di sogni, di visioni” ha dichiarato Beppe Grillo nel post di apertura “Io andrò in cerca di folli, di artisti, mi piace avere dei punti di vista, ma di idee, perché io sono stufo delle opinioni, sono stufo delle opinioni. Sì d’accordo ognuno ha diritto alla propria opinione, ma ha diritto ai fatti. Io voglio sognare voglio avere qualcosa che mi spinga sempre in avanti. E con voi voglio farlo tornando al blog come era, nel senso che facciamo interviste, Mohamed Yonus, Stiglitz, Fo, c’erano premi nobel che ci scrivevano e adesso abbiamo un sacco di interviste, se vedete qui in basso ci sono le interviste di persone che lavorano nei robot, di qua ci sono persone nel hyper-loop, nell’alta velocità, smart city. Abbiamo sistemi di comunicazione meravigliosi che stanno arrivando, come il Li-Fi. Quindi bisogna capire che bisogna essere sempre curiosi, il mio mantra è questo qui, la vita è essere curiosi. Quando non sei curioso sei morto. Quindi io comincio questa avventura con un entusiasmo straordinario e cosa posso dirvi, sono uno che ha vissuto di parole, e la parola modifica il pensiero, modifica il modo di pensare e quando tu sei convinto che la parola abbia quel  significato è lì che vieni anche tradito dalla parola stessa. Oggi le parole sono tradimento, vengono usate oggi certe parole. La crusca ogni tanto fa delle uscite meravigliose su come dire che da uno vale uno. Dovrebbe essere non detto perché è una chiave popolare, quindi con la chiave popolare ci si ingrazia le persone durante le votazioni, cioè delle cose veramente… Poi magari sul populismo sono dette, come delle bastonate, oppure sul pauperismo. Mi han dato del pauperista. Ora io posso essere tutto tranne un pauperista. Poi confondono il pauperismo, depauperismo con l’effetto, la causa, la causa con l’effetto. Il pauperismo sono sacche di povertà determinate da brutte economie, brutti governi. Questa gente è stata al governo, ha causato una sacca di povertà, quindi un depauperamento nel limitare di 10 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà e poi danno del depauperista a me che non sono altro che stupito da questa, da questa ignoranza cosmica, veramente. E poi le parole. Ecco competenza, incompetenza. Quando io vengo definito un incompetente, io voglio la definizione di cos’è la competenza. Perché non essere competente, cioè essere incompetente in un mondo che se ne sta andando, in un mondo di disgregazione come questo, per me è una nota di vanto, e allora questi si attrezzano, si equipaggiano con tutti i sistemi possibili per portare avanti un mondo che si sta decomponendo. Io sono un po’ competente, cominciò a essere un pochino più competente nel mondo che arriverà, nel mondo che arriverà per i miei figli, per i miei nipoti, un mondo dove ci sarà la mobilità in un certo modo, un mondo dove i giovani non compreranno più la casa, non compreranno più la macchina, gireranno in bicicletta, a piedi, dove l’ambiente la farà magari da padrone, dove ci saranno i blockchain, le valute criptate, la cripto-informazione, dove ci sono mondi che loro non sanno neanche pronunciarne la parola esatta. Allora essere un incompetente nel loro mondo per me è una nota di vanto. Noi siamo un po’ come, noi quelli del movimento, io sono un rabdomante col cellulare in mano, con l’iphone in mano e guardo, guardo, guardo il mondo così e cerco fonti d’acqua, cerco delle fonti d’acqua, ma ogni tanto trovo una fogna”.

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