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“Razzismo e guerra non furono deviazioni o episodi rispetto al suo modo di pensare, ma diretta e inevitabile conseguenza. La Memoria, custodita e tramandata, è un antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato. Focolai d’odio, di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo, sono presenti nelle nostre società e in tante parti nel mondo. Non vanno accreditati di un peso maggiore di quello che hanno: il nostro Paese e l’Ue hanno gli anticorpi necessari per combatterli; ma sarebbe un errore capitale minimizzarne la pericolosità. Il 27 gennaio del 1945 le truppe russe varcavano i cancelli di Auschwitz, spalancando, davanti al mondo attonito, le porte dell’abisso. Si possono uccidere, a freddo, senza remore, sei milioni di individui inermi se si nega non soltanto la loro appartenenza al genere umano ma la loro stessa esistenza”.
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