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“Le sue interviste sono apparse molto ragionevoli. Da uno che ha la testa sulle spalle. Ha detto cose sagge. Ma figuriamoci se lo rivaluto. Ovviamente no. Berlusconi è sempre bravo a fiutare l’aria. Ma è impensabile per chiunque, anche per lui, fare il capo politico a ottantatré anni”. “Penso che negli anni del berlusconismo imperante eravamo finalmente una società nella quale esistevano due grandi partiti a confronto. In una logica dell’alternanza. Il problema è che entrato in crisi Berlusconi questo magma non si è solidificato. L’opposizione non ha partorito un’idea di governo che ci portasse a diventare una democrazia compiuta. Così la crisi dell’opposizione, e la crisi di Berlusconi, ci hanno portato dove siamo. Quello di oggi è il momento più basso forse mai raggiunto dalla classe dirigente. Tutti cercano le soluzioni nel senso comune. Un po’ come in tivù. La sinistra sa solo criticare Renzi. Renzi ha perso smalto. Berlusconi è come me, cioè una specie di vecchio saggio che si aggira sulla scena con l’aria di chi si chiede: ‘Che devo fare?’. Grillo e Casaleggio hanno avuto una grande intuizione, hanno capito che il crollo di Berlusconi era anche il crollo di chi si opponeva a Berlusconi. La Casaleggio Associati è un termometro degli umori della rete. Non vedo come possa farsi governo. Ma è così”.
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