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“Renzi cita la candidatura di Siani a Napoli, il segretario non offenda l’intelligenza altrui, il fatto che un solo candidato non sia renziano non significa nulla. Dove ero candidato l’ho scoperto alle 4 del mattino. Ho letto che questa sarebbe una punizione per il mio mancato impegno al referendum, mi auguro che qualcuno lo smentisca perché questa sarebbe una cosa non rispettosa del pluralismo. Io sono stato uno dei ministri che ha fatto più campagna per il referendum. Pensavo di poter essere utile anche in un collegio uninominale in cui dare un contributo. A Latorre va riconosciuto che è un esperto di sceneggiate, non ha colto il fatto che c’è stato uno scontro vero che ci ha portato a un atto estremo di rottura, non votare le liste, una cosa che mai avrei messo in conto di fare. Quella di Latorre è una reazione da amante tradito, convertito al renzismo e non ricambiato”.
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