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“A candidarmi mi ha spinto la voglia di difendere quello che è stato fatto in questi anni di governo. Di cose importanti fatte, ce ne sono tante: in particolare aver contribuito a mettere in sicurezza il sistema bancario italiano. Il reddito di cittadinanza, misura sostenuta dal M5S, costa moltissimo, oltre 5 miliardi, più di un punto di Pil, e soprattutto funziona male perché introduce incentivi al contrario per cui la gente non va a lavorare. Sulle condizioni generali dell’economia e in particolare sull’impatto delle elezioni italiane, in questo momento, al netto della correzione globale degli ultimi due giorni, i mercati dei titoli sovrani sono molto stabili e il rischio Italia non si è mosso. Credo che continuerà a non muoversi e a migliorare, anzi a ridursi nelle settimane successive, al netto di un voto che possa prefigurare una situazione antieuropea e populista. Nella legislatura che sta finendo abbiamo abbassato le tasse di 32 miliardi, più di un punto e mezzo di Pil. La ricetta del nuovo governo è sicuramente continuare ad abbattere le tasse e farlo in modo credibile”.
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