Bce: "L’economia ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto"

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FRANCOFORTE – “L’economia ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto, con un accelerazione superiore alle attese nella seconda metà del 2017. Il forte slancio congiunturale, la perdurante riduzione del sottoutilizzo delle risorse e il crescente grado di utilizzo della capacità produttiva rafforzano ulteriormente la fiducia del Consiglio direttivo che l’andamento dei prezzi convergerà verso l’obiettivo di un tasso di inflazione inferiore ma prossimo al 2%” si legge nel Bollettino economico della Bce.

“I rischi per le prospettive di crescita nell’area dell’euro sono sostanzialmente bilanciati. L’analisi economica indica al volgere dell’anno una dinamica della crescita forte e generalizzata. I consumi privati sono sospinti dalla crescita dell’occupazione, che a sua volta beneficia delle passate riforme del mercato del lavoro e dell’aumento della ricchezza delle famiglie. Prosegue il rafforzamento degli investimenti delle imprese, sostenuti da condizioni di finanziamento molto favorevoli, dalla crescita delle redditività delle imprese e da una forte domanda. Gli investimenti in edilizia abitativa hanno registrato un miglioramento negli ultimi trimestri. L’espansione mondiale generalizzata, inoltre, fornisce un ulteriore stimolo alle esportazioni dell’area dell’euro. Quanto all’inflazione, le misure di fondo rimangono contenute, in parte a causa di fattori straordinari, e devono ancora mostrare convincenti segnali di una perdurante tendenza al rialzo. In prospettiva, l’inflazione di fondo dovrebbe aumentare gradualmente nel medio periodo, sostenuta dalle misure di politica monetaria, dal perdurare dell’espansione economica, dalla riduzione della capacità inutilizzata nell’economia e dalla più vigorosa dinamica salariale associate a tale espansione. Sulla base dei risultati dell’analisi economica e dei segnali provenienti dall’analisi monetaria, si conferma che è necessario continuare a fornire un grado elevato di accomodamento monetario per assicurare un ritorno durevole dei tassi di inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2%. Pertanto, è tuttora necessario un ampio grado di stimolo monetario affinché le spinte inflazionistiche di fondo continuino ad accumularsi e sostengano la dinamica dell’inflazione complessiva nel medio periodo. Il Consiglio direttivo ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento e continua ad attendersi che rimangano sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo, ben oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attività. Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, il Consiglio direttivo ha confermato l’intenzione di condurre gli acquisti netti di attività, al nuovo ritmo mensile di 30 miliardi sino alla fine di settembre 2018 o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi. Il Consiglio direttivo ha inoltre ribadito che qualora le prospettive divenissero meno favorevoli o le condizioni finanziarie risultassero incoerenti con ulteriori progressi verso un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione, sarebbe pronto a incrementare il programma di acquisto di attività in termini di volumi e/o durata”.

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