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“Il dente se lo deve togliere Di Maio, perché la vicenda in sé non è importante per i soldi che mancano. Quello è un problema dei 5Stelle. Sono sei-sette anni che ci fanno la morale, che loro sono più bravi perché restituiscono i soldi… ma siccome ci sono delle truffe evidenti, acclarate, penso che chi abbia la responsabilità debba dire come stanno le cose. Si sono presentati come diversi dagli altri e invece sono come tutti gli altri. Il problema non è tanto l’entità del rimborso mancato, il punto è che alla fine non si sa più chi è il candidato. Di Maio dice ‘questo non è dei nostri, non lo candidiamo’. Parlo di Dessì, di Cecconi o Martelli. Hanno combinato dei pasticci ma restano in lista. Un cittadino che vuole votare 5Stelle non è che si può fidare di un tweet, e se un cittadino vota 5Stelle contribuisce a eleggere un truffatore o uno scroccone, come li chiamano loro. Di Maio si tolga il dente e dica tutti insieme i nomi di quelli cha hanno truffato, altrimenti danno l’idea di considerare gli italiani un popolo di rincoglioniti. Dica la verità, ma senza farci la morale. Perché i moralizzatori senza morale non funzionano”.
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