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“Le soluzioni di governo non le danno i sondaggi ma gli elettori il 4 marzo. Dobbiamo tutti rispettare quella che sarà la scelta e il giudizio degli elettori. Io, come sapete, penso che l’unico pilastro possibile di coalizione stabile e pro Europa di governo possa essere la coalizione di centrosinistra guidata dal Pd. Per quanto riguarda le politiche europee sull’immigrazione, ognuno deve fare la sua parte. Sul Trattato di Dublino c’è un negoziato che va avanti riteniamo si debba lavorare per una intesa in cui, lo dico chiaramente, combinare principi di responsabilità e di solidarietà da parte dei diversi membri dell’Ue. Non possiamo accettare che ci possa essere da parte di qualche Paese l’idea di tirarsi fuori da una comune responsabilità europea sull’immigrazione. Ne possiamo capire le ragioni, che attengono al rapporto con l’opinione pubblica, ma questo investe tutti i Paesi. Ognuno deve fare la sua parte, nessuno può immaginare di usare una parte dello schema europeo rifiutando la solidarietà europea. L’incontro ha confermato gli eccellenti rapporti tra Italia e Germania, una realtà dal punto di vista economico che sorprende sempre. Devo dire che i rapporti che abbiamo tra principali Paesi europei, tra Italia e Germania, Francia, Spagna e altri Paesi sono fondamentali al di là delle maggiori o minori congiunture interne per cogliere l’occasione che l’Europa ha davanti. Nel 2018 abbiamo il dovere di rispondere il più possibile alla domanda di Europa che c’è”.
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