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“Sono orgoglioso che in questi 14 mesi da ministro dell’Interno non ho vietato nessuna manifestazione a parte quella di Forza Nuova dopo Macerata, e non mi sono pentito di averla vietata. Picchiare un carabiniere o lanciare una bomba carta non ha nulla a che vedere con l’antifascismo. Non dobbiamo aver paura dei rigurgiti di neofascismo, ma non dobbiamo sottovalutare quello che sta avvenendo. Per quanto sia forte, una democrazia non deve mai abbassare la guardia. Quello che è successo a Macerata ha una sua straordinaria unicità: c’è stata una rappresaglia, parola che ho usato perché nell’immaginario collettivo evoca quello che facevano nazisti e fascisti”.
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