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ROMA – “Epilogo disastroso per Trony. La mancata concessione del concordato preventivo” si legge in una nota della Filcams Cgil “è stata una doccia fredda per i 500 dipendenti della Dps Group che perderanno il posto perché la riforma degli ammortizzatori sociali lascia le lavoratrici e i lavoratori senza strumenti adeguati. Il Tribunale ha dichiarato il fallimento e la conseguente chiusura dei circa 43 punti vendita in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Puglia. Alfredo Haupt è stato nominato curatore della procedura fallimentare, che avrà il compito di attivare gli strumenti idonei a rifondare i creditori della società, cercando uno o più acquirenti che consentano la riapertura dei punti vendita. Il tanto atteso intervento di terzi che acquisiscano la rete vendita è l’ultima speranza. L’epilogo della DPS Trony è sicuramente da addebitare alla incapacità imprenditoriale di guardare con maggiore lungimiranza al futuro e al saper far fronte alle trasformazioni, investendo e innovando, ma è altrettanto vero che, nel cavalcare il cambiamento, la politica ha prestato attenzioni esclusivamente alle evoluzioni dell’online, senza però individuare strumenti che avrebbero dovuto accompagnare il cambiamento, per governare il settore e non far ricadere tutto sul mercato del lavoro. Sarà richiesto immediatamente un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico. E’ indispensabile un ammortizzatore sociale che attutisca l’impatto occupazionale e consenta alle lavoratrici ed ai lavoratori di poter cogliere l’opportunità di essere ceduti a terzi”.
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