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Parliamo oggi di una ricetta: la coda alla vaccinara. Si tratta di uno squisito piatto della cucina romana povera. Si prepara con coda di bue ma in alternativa si può utilizzare anche la coda di vitello, la cui carne resta più tenera e richiede una cottura meno lunga.
La coda in pezzi viene fatta stufare per lungo tempo, a fuoco basso e coperta, con un trito di verdure e pomodori pelati. La lunga cottura permette al sugo di insaporirsi molto bene ed è usanza condire con esso i rigatoni, così da avere con una preparazione un primo ed un secondo piatto.
INGREDIENTI
Coda di bue (o di vitello) 1 kg
Olio extravergine d’oliva 3 cucchiai
Cipolle 1
Carote 1
Sedano 1 costa
Aglio 2 spicchi
Prezzemolo 1 rametto
Chiodi di garofano 4
Vino bianco 400 ml
Pomodori pelati 1 kg
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
Lardo o guanciale 100 g
PER LA SALSA
Pinoli 20 g
Uvetta 30 g
Sedano bianco 3 coste
Cacao amaro in polvere 1 pizzico
PREPARAZIONE
Per preparare la coda alla vaccinara, tagliate la coda con un coltello da cucina, seguendo le giunture della stessa e cercando di non spezzare l’osso, ottenendo così dei pezzi chiamati in gergo rocchi. Se non riuscite fate compiere questa operazione al vostro macellaio di fiducia. Lavate i rocchi sotto acqua corrente fredda, per eliminare tutto il sangue oppure lasciateli in ammollo, cambiando spesso l’acqua. Una volta scolati, tamponateli con un canovaccio pulito.
Tritate grossolanamente il lardo e mettetelo da parte. Preparate un trito finissimo, con l’aiuto di un mixer, con l’aglio, la cipolla, la carota e il sedano e tenetelo da parte; tritate finemente a parte anche il prezzemolo. Ora siamo pronti per la cottura della coda: in una pentola capiente mettete l’olio extravergine d’oliva e il lardo tritato e fatelo rosolare.
Quando il lardo sarà ben soffritto, unite la coda e fatela sbianchire. Aggiungete i chiodi di garofano, il trito di verdure preparato prima e una manciata di prezzemolo tritato; lasciate cuocere a fuoco basso fino a che non si sarà asciugato bene il tutto.
A questo punto, salate e pepate e sfumate con il vino bianco quindi lasciate cuocere a fuoco basso, con il coperchio, per almeno 20 minuti. Trascorso questo tempo, aggiungete i pomodori pelati, ben sgocciolati e tagliati a pezzetti e mescolate. La coda dovrà cuocere, coperta e a fuoco basso, per un minimo di 2-3 ore, a seconda dell’età e della qualità dell’animale: noi l’abbiamo lasciata per 4 ore, rimestando di tanto in tanto. Se durante la cottura, la preparazione dovesse asciugarsi troppo, unite poca acqua calda per allungare.
Intanto pulite le due costole di sedano bianco, che serviranno per la salsa, dai loro filamenti e divideteli a piccoli pezzi. Sbollentate il sedano in acqua bollente per un paio di minuti, scolateli e teneteli sa parte.
Mettete in ammollo l’uvetta in acqua calda, per ammorbidirla, per una decina di minuti, e strizzatela. Controllate la coda: la carne sarà pronta quando accennerà a staccarsi dall’osso. Poco prima di spegnere il fuoco, prelevate un mestolo di sugo nel quale scioglierete un cucchiaino raso di cacao amaro in polvere; stemperate bene il cacao con un cucchiaio. Ora aggiungete alla coda, direttamente in pentola il sedano sbollentato; l’uvetta strizzata; i pinoli e la salsa con il cacao: mescolate bene il tutto e fate cuocere per gli ultimi 15 minuti. Spegnete il fuoco ed ecco pronta la vostra coda alla vaccinara. La coda alla vaccinara si conserva in frigorifero coperta da pellicola per 2-3 giorni. Se volete potete conservare solo il sugo e congelarlo in un contenitore ermetico.
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