Orrore: lasciano morire la figlia da sola nella mansarda troppo calda, condannati i genitori per omicidio

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STAAD – Orrore in Svizzera, dove i genitori tossicodipendenti sono stati condannata a sei anni di carcere per la madre e cinque per il padre per aver lasciato la bimba di 23 mesi chiusa da sola nella mansarda troppo calda, con temperatura intorno ai 33 gradi. La tragedia è avvenuta a Staad (SG), un comune svizzero del Canton San Gallo, nel distretto di Rorschach, sul lago di Costanza e risalgono all’agosto del 2015. Quel giorno, il corpo della piccola era stato trovato rinchiuso in una valigia nella cantina di una casa dalla polizia durante una perquisizione domiciliare. Secondo il pubblico ministero, la piccola morì il 3 luglio del 2015: quel giorno i genitori la lasciarono da sola in mansarda per diverso tempo, nonostante la temperatura esterna fosse di 33 gradi. In un’udienza di quattro giorni a fine novembre era stato chiesto alla Corte se i genitori potevano essere ritenuti responsabili della morte della bimba.

I giudici, in una sentenza pubblicata oggi, hanno confermato questa versione. I due hanno gravemente trascurato la figlia, anche a causa della loro tossicodipendenza, trattando successivamente il corpo della bimba “«come un rifiuto».L’accusa aveva chiesto dieci anni e mezzo di carcere per la madre e 8 anni nei confronti del padre, in entrambi i casi senza la condizionale, ipotizzando i reati di omicidio intenzionale, violazione del dovere d’assistenza e ripetuta infrazione alla legge federale sugli stupefacenti. Causa della morte ancora incerta – La difesa aveva invece chiesto l’assoluzione per i due genitori. L’avvocato della madre aveva spiegato che in questo caso non vi erano state confessioni e che dunque si trattava di un processo indiziario. Per una condanna, sosteneva la legale, mancava «una catena delle prove ininterrotta».

La causa del decesso della bambina non è ancora stata chiarita. Si sospetta che sia morta a causa di un arresto respiratorio o della sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). A causa di un reazione ancora inspiegabile e per il panico, la madre dopo aver scoperto il cadavere della figlia non ha chiamato immediatamente il medico di emergenza, ma ha nascosto il corpo in una valigia. Secondo l’avvocato difensore, non vi era una connessione dimostrabile, ad esempio «un atto o un’omissione» da parte del suo cliente che avrebbe potuto portare alla morte della bambina. Il padre era stato trascinato in un ambiente caotico, sosteneva il suo legale, precisando anche che era sotto l’influenza di farmaci a causa di problemi psichici e aveva affidato la figlia completamente alla madre. è stata ritenuta responsabile della morte della bimba. Il Tribunale distrettuale di Rorschach (SG) ha condannato per omicidio colposo la madre, una 35enne tedesca, a sei anni di reclusione e il padre, un 55enne svizzero, a cinque anni. La sentenza non è definitiva. Basta a queste tragedie, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che sono sicuramente evitabili con la semplice attenzione di prendersi cura dei propri figli.

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