ROMA – Spiragli sulla vicenda dei 49 migranti da settimane a bordo delle navi ong Sea Watch e Sea Eye al largo delle coste maltesi. “Lo sbarco è questione di ore”, ha dichiarato in conferenza stampa il presidente di Malta, Joseph Muscat.
Le due navi umanitarie, che hanno soccorso i migranti in mare il 22 e 29 dicembre scorso, “non attraccheranno nel porto di Malta ma ci sarà un trasferimento sulle nostre barche militari”, ha proseguito.
Il premier maltese ha parlato al termine dell’incontro con il primo ministro della Libia Fayez al-Sarraj nel suo ufficio a La Valletta. “Non appena si farà questo trasferimento, questione di poche ore”, ha assicurato, “i migranti verrano distribuiti in altri Paesi”.
La soluzione per lo sbarco e la ripartizione dei 49 “alla fine è stata trovata non dall’Europa, ma da alcuni Paesi membri dell’Unione Europea”, ha voluto sottolineare ancora il premier maltese, “Posso dire che ogni ora che passava senza una soluzione non era un’ora di cui andavo orgoglioso”.
Intanto il vicepremier Salvini non si discosta dalla linea dura sui migranti. “Mentre col premier e col ministro dell’Interno polacco parliamo di protezione delle frontiere esterne dell’Europa e di sicurezza – dice Salvini – leggo che a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong. Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in italia. E continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio. Cedere alle pressioni e alle minacce dell’Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano”.
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