ROMA – Otto condanne e sette assoluzioni per i 15 imputati nel processo per la strage sulla A16 Napoli-Canosa dove un bus è precipitato dal viadotto Acqualonga, il 28 luglio 2013. Questa la sentenza letta dal giudice monocratico del tribunale di Avellino, Luigi Buono, tra le urla dei familiari delle vittime.
Tra gli assolti l’ad di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci e l’ex condirettore generale della società Riccardo Mollo. Per lui l’accusa aveva chiesto una condanna a 10 anni di reclusione. La condanna più severa, 12 anni così come richiesto dall’accusa, è quella per Gennaro Lametta, proprietario del bus: per lui 12 anni di reclusione.
Via la concessione ad Autostrade. Il vicepremier Luigi Di Maio, dopo la sentenza per l’incidente al bus in provincia di Avellino, torna così a ricordare le parole pronunciate all’indomani del crollo di Ponte Morandi a Genova. “Non dimentico”, scrive sulla sua pagina Facebook, “la promessa fatta ai familiari delle vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova: toglieremo la concessione ad Autostrade per l’Italia. Chi sbaglia paga e deve essere messo in condizioni di non nuocere più. Un abbraccio alle famiglie delle vittime di Avellino e del Ponte Morandi”.
“E’ dalla caduta del Ponte Morandi”, osserva Di Maio, “che come Governo stiamo lavorando per togliere le concessioni ad Autostrade. Più ci leggiamo le carte, più capiamo che ai Benetton era stata garantita impunità e profitti sicuri come a nessuno mai nella storia di questo Paese. Ma ce la faremo a spuntarla. Non so quanto tempo ci vorrà, ma le autostrade ce le riprendiamo!”.
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