TORINO – Al grido di “Sì Tav subito” i partecipanti partecipano all’imponente manifestazione di piazza Castello a Torino. Poco prima uno speaker aveva letto al megafono, tra gli applausi, i nomi di tutti i Comuni rappresentati, da Venezia a Sestriere. “Siamo più di trentamila, come l’altra volta”, affermano gli organizzatori dell’evento ricordando la precedente manifestazione del 10 novembre.
“Per la seconda volta i cittadini sono in piazza. Questo è già un referendum”, sostengono Patrizia Chiazza e Roberta Castellina, due delle cosiddette ‘madamin’ animatrici del falsh mob con l’ex sottosegretario Mino Giachino. “Ci fa piacere – sottolineano – che molte forze politiche abbiano deciso di aderire, Lega inclusa – aggiungono -. Noi però abbiamo chiesto che non ci siano bandiere di partito, perché la Torino-Lione è un’opera di tutti”.
Presenti in piazza i governatori di Piemonte e Liguria, Sergio Chiamparino e Giovanni Toti, il Pd con Maurizio Martina. E ancora Forza Italia e un centinaio di sindaci.
“Oggi la Lega da’ un segnale e Salvini ha messo le cose in chiaro. La politica di Salvini non è morbida con i grillini. Salvini sta facendo bene, ma questo governo è sbilanciato sui 5 Stelle”. Lo ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti, riferendosi alla manifestazione pro Tav a Torino a cui partecipano anche i leghisti, Toti ripondendo a una domanda di Maria Latella durante ‘L’intervista’ su Sky Tg24. La giornalista aveva chiesto se Salvini doveva battere di più i pugni verso il M5s.
“Siamo qui a ribadire una posizione storica della Lega, che è sempre stata a favore delle grandi opere”, ha detto il segretario del Carroccio in Piemonte, e capogruppo alla Camera del Carroccio, Riccardo Molinari, al suo arrivo in piazza Castello a Torino. “Dimostrano questa posizione i voti, le posizioni politiche, i programmi elettorali – aggiunge – non ultimo quello con cui siamo stati eletti il 4 marzo, che per il Piemonte punta sullo sviluppo di Terzo Valico e Tav per il suo rilancio”.
Sulla realizzazione della Tav “se non c’è una sintesi all’interno del governo decidono gli italiani come è giusto che sia”. A dirlo è il ministro dell’Interno Matteo Salvini arrivando al gazebo della Lega in corso Vercelli a Milano. “Nel contratto di governo – ha aggiunto Salvini – ci sono i referendum propositivi come in Svizzera, giustamente, quindi se sulla Tav non c”è un accordo politico la parola passa agli italiani. Ho ben chiaro in testa che voterei a favore dello sviluppo e della crescita”.
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