di NICOLA ZUCCARO – Sono risultate vuote le due tombe principesche all’interno del Cimitero Teutonico in Città del Vaticano e nelle quali si supponeva fossero conservati i resti ossei di Emanuela Orlandi. L’annuncio dell’esito negativo delle ricerche, seguito dalla conferma ufficiale del Direttore della Sala Stampa Alessandro Gisotti, è stato anticipato da Pietro Orlandi (fratello della giovane donna scomparsa nell’estate del 1983), subito dopo la conclusione delle operazioni iniziate alle 8 e terminate alle 11.15 di stamane. Il mancato rinvenimento di quel che sarebbe potuto restare del corpo di Emanuela Orlandi, apre un nuovo capitolo su uno dei tanti ed interminabili misteri d’Italia.
PIETRO ORLANDI: “E’ MIO DOVERE CERCARE VERITA’” – Nuovo colpo di scena nel caso Orlandi. “Le ricerche hanno dato esito negativo: non è stato trovato alcun reperto umano né urne funerarie”, riferisce il direttore della sala stampa vaticana Alessandro Gisotti.
Le tombe teutoniche aperte questa mattina sono risultate vuote”. Lo dichiara Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa 36 anni fa, davanti al Campo Santo Teutonico a Roma.
“Credo che si dovrà andare avanti e spero in una collaborazione onesta. Finché non troverò Emanuela è mio dovere cercare la verità”, afferma Pietro Orlandi. La ristrutturazione del vano trovato vuoto sotto la tomba nel Cimitero Teutonico “non era di duecento anni fa”. Lo sottolinea il fratello di Emanuela Orlandi spiegando che le pareti erano in cemento e non in calce.
“Non c’era nulla, nulla, neanche le principesse”, riferisce spiegando che le segnalazioni che avevano avuto, in merito alla possibile sepoltura di Emanuela nella Tomba dell’Angelo, “non erano anonime”.
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