di BENNY MANOCCHIA – Una pioggia di milioni, di miliardi, di bilioni per arrivare al trilione. Vincite al lotto? Scommesse su eventi sportivi? Lasciti di vecchi zii da una foresta dell’Amazzonia? Niente di tutto questo. Sono cifre versate in parte dal Ministero dell’Educazione statunitense, in parte da enti privati, come prestiti per gli studi di milioni di studenti americani. Alla fine del 2019 le statistiche fanno girare la testa. Il prestito ha raggiunto la cifra di 1.6 trilioni (dico trilioni) di dollari.

Gli studenti che hanno ottenuto normale laurea alla fine del 2018 hanno in media un  debito di 29,200 dollari. Per i laureati in medicina la somma e’ di 197 mila$; per i dentisti 286 milioni, per i farmacisti 167 mila. Gli studenti che appartengono al Department of Education Federale (43 milioni) rappresentano il 92% del debito totale. Gli studenti sovvenzionati da enti privati hanno un debito di 120 miliardi. Come base, i prestiti sono dati per un periodo di 10 anni al 6%. Non e’ facile ottenere dati che riguardano eventuali pagamenti, finora, dei debiti da parte degli studenti (o delle loro famiglie).

Un numero enorme di americani non vede di buon occhio questo sistema, specialmente le persone anziane, perche’ nel periodo dei loro studi non esisteva il prestito per proseguire gli studi. Migliaia di studenti hanno ammesso di non avere  intenzione di pagare il prestito lasciando la decisione al governo. Washington dice (ma c’e’ da credergli?) che varera’ una legge per prelevare il 15% dei futuri guadagni degli studenti morosi.Ma forse, ancora una volta, la politica fara’ di tutto per tappare i buchi ed evitare una sommossa.