di BENNY MANOCCHIA – Francesca Puglisi, sottosegretario Pd del Lavoro, con l’appoggio del governo chiede oggi la “condivisione degli obblighi
di cura dei figli. Cio’ per non penalizzare la carriera professionale delle mamme”. Giusto. Dopotutto,non si dovrebbe lasciare alle madri l’intera mole di lavoro richiesto dai bimbi. Anche il padre dovrebbe lavare il culetto degli infanti, tenerlo stretto quando piange, non perdere la pazienza quando vomita latte maldigerito sulla camicia appena stirata.
Una cosa i papa’ non potranno mai fare: allattare. Ma nessuna preoccupazione, oggi le mamme usano la cosiddetta formula, che comunque non avra’ lo stesso effetto salubre del latte materno. Un punto da notare: se il papa’ dovra’ fare, a turno, parte del
lavoro di mamma’, non si penalizzera’ la carriera dell’uomo? Genitori penalizzati a causa di un neonato? Si’, pero’ la donna deve pensare al futuro, nel caso il marito tiri le cuoia prima di lei (ma non e’ sempre cosi’?). Giusto anche questo. Lei dovra’ pensare al ragazzo che diventera’ grande tra 25- 30 anni e dovra’ tenere cura di lei. La logica che ci hanno insegnato da sempre.
Ma oggi la donna (penso particolarmente in USA) non si sente piu’ “breadbasket”, il cestino che contiene bimbi piu’ che pane, come usano definirla da queste parti. Oggi vogliono lavorare fuori casa, guadagnare per potere acquistare tutto quanto offre il mercato moderno e se ha figli, bene, c’e’ sempre nonna. Quella nonna che ha avuto cura di 5/6 figli, mentre il marito lavorava in miniera o nei campi. Dalla parte del maschio, e’ ovvio: l’uomo ama avere figli (possibilmente maschi per molti) ma ama anche,dopo il lavoro, stare con gli amici, bere, andare alla partita e… altre cose.
Cosi’, la richiesta legge della Puglisi li mette in guardia. Dicono: ci saranno fidanzamenti lunghi decadi, al diavolo il matrimonio che quasi sempre porta figli. E le donne, se vogliono, acquistino semi per fare figli dai vari laboratori visitati ogni giorno da sconosciuti (di ogni tipo), che possono ricevere una cinquantina di dollari (una volta erano soltanto dieci) per lasciare lo sperma che da’ la vita. Non vi pare una vita di sghimbescio?
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