Mentre Pechino annuncia che consentirà la ripresa dell’attività di alcune aziende a Wuhan, la città epicentro dell’epidemia di coronavirus, in Italia, come nel resto d’Europa, la situazione resta molto delicata. Città deserte quasi ovunque, ma ospedali sempre più pieni. In Italia i contagi sono oltre 12mila, 827 i morti, oltre mille i guariti.
OMS: “È UNA PANDEMIA” — Nella conferenza stampa da Ginevra il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha annunciato: “L’Oms ha valutato che Covid-19 può essere caratterizzata come una pandemia”. Sono i numeri ad aver portato per la prima volta a questa nuova catalogazione del contagio. “Dei 118mila casi di Covid-19 segnalati a livello globale in 114 paesi, oltre il 90% dei casi si trova in soli quattro paesi e due di questi, Cina e Corea del Sud, hanno registrato una significativa riduzione dell’andamento dell’epidemia. Ottantuno paesi non hanno segnalato alcun caso di Covid19 e 57 hanno riportato 10 episodi o meno. Non possiamo dirlo abbastanza forte, abbastanza chiaramente, o abbastanza spesso: tutti i paesi possono ancora cambiare il corso di questa pandemia”. Il ministro Gualtieri, nel frattempo, ha rassicurato gli italiani: “Nessuno perderà il lavoro per colpa del coronavirus. Inoltre, ci sarà una semplificazione procedurale per la sospensione dei mutui prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro. Sospendiamo le rate di mutui e prestiti bancari prolungandone la durata con sostegno parziale di garanzie statali e la possibilità di aumentare la percentuale di garanzie”.
PRIMO DECESSO DELLO SPALLANZANI NO PER COVID-19 — Lo Spallanzani di Roma ha comunicato che il primo decesso registrato nel loro Ospedale non era dovuto a Covid-19. L’autopsia ha infatti confermato che l’uomo, un 81enne originario del Molise, è morto per un problema attribuibile prevalentemente all’infarto del miocardio.
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