(ANSA) di BENNY MANOCCHIA – Se leggi i giornali comunisti d’America, se guardi certe televisioni e ascolti le social chiacchiere rosse di questa nazione, subito impari una cosa: e’ stato Trump a creare il coronavirus. E se non basta, il mondo e’ in procinto di un collasso economico, per il quale dovremo ringraziare il presidente degli Stati Uniti. Dal New York Times al Washington Post, dalla NBCnews alla CNN, e’ tutto un lancio di frecce contro Trump.

Ragionamenti studiati che non giungono ad una conclusione; semmai stuzzicano i lettori e gli ascoltatori con “prove” mai provate, che comunque portano a una considerazione: perbacco, deve essere stato proprio lui a creare quel virus. Non ha senso, fa pieta’, eppure milioni di americani ci credono e vanno in giro dicendo: e’ stato lui, e’ stato lui… Un virus che colpisce soprattutto certe menti, genera rancore e lascia credere che “se non fosse per il partito democratico, l’America e il mondo intero andrebbero in fogna”.

Sull’economia sono ancora piu’ decisi: 3 milioni di americani hanno chiesto il sussidio, dopo la tremenda scoppola che Wall Street ha elargito al mondo economico. Tuttavia, con lo stimulus di tre trilioni di dollari (legge firmata da  repubblicani e democratici) la situazione comincia a riprendere fiato. Non arrivera’ in porto, fermato a metà strada da risorse che questa nazione ha. Che cosa rimane ai democratici infuriati? Be’, c’e’ sempre la possibilità che Trump venga preso di mira dal virus.

“Non vedete come si e’ ridotto?” ha scritto un quotidiano di Chicago. “Ha perso tanto peso…”. E’ proprio quanto Donald voleva. Si e’ sempre lamentato del peso eccessivo,eppure non mangia tanto. Resta Joe Biden, in un angolo che non parla. Stara’ pensando al ragionamento che fara’ allorche’ iniziera’ la lotta a due con Trump. A ottobre le cose saranno diverse, pensano in tanti. E Biden sara’ sconfitto nel suo terzo tentativo di diventare il “boss” di questa nazione.