Labor day amore mio, in USA…

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BENNY MANOCCHIA – Quattro giorni di ferie in America sono quattro giorni di feste, sempre, anche durante le guerre, anche con il virus cinese. Quando arriva il primo lunedì di settembre, che offre venerdi sabato e domenica alle sue spalle, gli americani non sentono niente.

Aereo, treno, auto, cavalli dove negli Stati dominano, gli yankees sono in cammino, soprattutto, lo avete indovinato, lontano dalle citta’ per invadere campagne, bere barili di vino, mangiare maialini arrosto, poi ringraziare il Signore per il Labor Day, che poi e’ nato ufficialmente 126 anni fa ed avevano fatto i salti mortali per restare fuori dal concetto del primo maggio e non celebrare i comunisti lavoratori.

Adesso lo rispettano perche’ prima di tutto non si lavora ufficialmente, ne’ per il governo ne’ per i privati. Quest’anno il virus fa la parte del nemico  minaccioso, attenti che sono sempre con voi, piu’ vivo che mai. Ma e’difficile vedere molte maschere, legge o non legge, multa o non multa, perfino il carcere non  preoccupa.

E’ una giornata molto bella per gli statunitensi. Si preparano giorni prima, per le parate, le marce sontuose, bande e militari in grand’ordine. Per non parlare dei discorsi e degli spari di mortaretti. Sembrano fare un tutt’uno… In conclusione e’ una festa che gli americani chiederebbero a gran voce se non ci fosse già…

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