(ph: Pixabay /Iankelsasll1) LONDRA – Il celebre museo simbolo di Parigi e uno dei più famosi al mondo sta affrontando la sua più lunga chiusura dalla Seconda guerra mondiale, ma in modo del tutto originale e propositivo.
Fra pulizie e restauri, infatti, la sua attività però non si ferma. E fra i progetti futuri c’è anche quello dello yoga fra i dipinti.
In queste settimane nel museo parigino per eccellenza sono impegnati circa 250 artigiani, tra curatori, restauratori, conservatori d’arte ed esperti. Si occupano di compiti piuttosto semplici e basilari, come spolverare le cornici dei quasi 4.500 dipinti ospitati dal museo, oppure di appendere circa 40mila nuove targhette descrittive in inglese e in francese accanto alle opere.
Ma continuano anche gli interventi di manutenzione e piani più complessi, come il progetto che prevede una nuova disposizione nella sala delle Antichità egizie o quello con cui verrà ricavato un nuovo piano nell’Ala Sully del museo.
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