Come funziona la vaccinazione con un mix di farmaci

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ROMA – I ritardi nelle consegne e la sospensione temporanea dei vaccini hanno indotto i ricercatori ad interrogarsi sulle modalità per portare comunque avanti la campagna di immunizzazione. Test di questo tipo sono già in corso sia in Italia che nel Regno Unito.

Secondo molti scienziati la combinazione di due vaccini non solo potrà rendere i piani vaccinali più flessibili, riducendo gli impatti di eventuali interruzioni della catena di approvvigionamento, ma anche rafforzare le risposte immunitarie. “Dal punto di vista immunologico il prime and boost con vaccini di tipo diverso è fattibile ed è probabilmente anche la scelta migliore” sostiene Sergio Abrignani, immunologo all’Università di Milano.

Di diverso parere l’infettivologo Massimo Galli, secondo cui ricevere il richiamo con un vaccino diverso da quello che è stato inoculato alla prima dose “è una prospettiva abbastanza orripilante”. “Non ha senso”, ha dichiarato il responsabile Malattie infettive del Sacco di Milano in un’intervista a Il Mattino, e “chi non vuole fare la seconda dose si tenga la prima e faccia l’esame anticorpale per vedere se c’è una risposta”.

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