Facebook sta richiamando volontariamente l’Oculus Quest 2 per un problema con il suo componente. L’avviso di richiamo è stato pubblicato anche dalla US Consumer Product Safety Commission. Secondo CNN Business , l’azienda tecnologica ha emesso l’avviso di richiamo per le interfacce facciali in schiuma rimovibili del visore VR. E’ questa infatti la parte che entra in contatto con la pelle vicino agli occhi e al naso dell’utente, posizionata lì per fungere da cuscino quando si utilizza l’attrezzatura. Ora, il CPSC ha affermato che il richiamo derivava dalle oltre 5.000 segnalazioni di irritazione della pelle causate dal suddetto inserto in schiuma parte dell’Oculus Quest 2.
Delle migliaia di segnalazioni, 45 hanno avuto bisogno di cure mediche. I disagi e le irritazioni riportati vanno dal gonfiore, prurito, bruciore, eruzioni cutanee e orticaria. La schiuma facciale è inclusa in ogni acquisto del visore Oculus Quest 2 di Facebook, che costa da 300 a 400 euro. Può anche essere acquistato separatamente, in confezioni singole, in modo che gli utenti possano avere ricambi quando hanno già bisogno di cambiare questa parte. Ora, invece di chiedere agli utenti di restituire la parte in schiuma facciale di Oculus Quest 2, Facebook ha evidenziato nel richiamo che possono semplicemente richiedere una protezione in silicone gratuita che possono mettere sopra l’interfaccia facciale in schiuma e prevenire le irritazioni.
I clienti che desiderano acquistare il visore VR, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, dovranno attendere diverse settimane poiché Facebook ha sospeso temporaneamente le vendite in modo da poter includere la cover in silicone nella confezione del dispositivo. Le vendite riprenderanno il 24 agosto.
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