ISTANBUL – Dramma in Turchia: è morta a 23 anni la star di Tik Tok Kubra Dogan. La ragazza è caduta da un tetto facendo un volo di 30 metri dopo aver tentato di registrare uno dei suoi video di un tramonto di Istanbul. Kubra Dogan pubblicava tantissimi filmati sulla piattaforma social ogni giorno. Dogan, aveva fatto visita a casa di sua cugina Helen, 16 anni, nell’appartamento della sua famiglia in Turchia, poi la ragazza verso le 19,30 ha cercato di salire sul tetto per scattare delle foto che la mostrano in posa per la telecamera prima di sedersi sul bordo del tetto.
Kubra poi è scesa su una parte inferiore dell’edificio e si è sentito un forte scricchiolio mentre scompariva risucchiata attraverso il pannello di plastica, precipitando per circa 30 metri. Nonostante il fatto che i servizi di emergenza siano arrivati prontamente sul posto, Kubra è morta e nessuno ha potuto fare per lei. La caduta di questa giovane donna è avvenuta da un nono piano, i suoi parenti hanno dichiarato che faranno causa al costruttore del tetto, perché la ragazza non appena ha messo piede si è rotto. Nell’ultimo filmato, quello che segna la sua scomparsa, si vede la ragazza mentre esegue alcuni passi di danza. Improvvisamente, la telecamera ruota, si sentono urla e il cellulare della cugina filma la caduta mentre precipita nel vuoto.
Con il decesso di questa giovane, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” c’è una strage silenziosa da selfie. Video e diretta Facebook, una strage continua, una messa in fila di vite sprecate, che davvero è difficile da decifrare con qualsiasi parametro riconducibile al buonsenso della persona umana. Proprio a luglio 2021 un’altra star di Tik Tok, la cinese Xiao Qiumei di 23 anni,è morta cadendo da una gru facendo un volo di 43 metri dopo aver tentato di registrare uno dei suoi video. Una follia che, come rileva il Rapporto Italia 2019 di Eurispes, in sei anni, nel periodo compreso tra il mese di ottobre 2011 e quello di novembre 2017, ha contato ben 259 vittime, giovanissimi che hanno perso la vita nel tentativo di scattarsi un selfie “pericoloso” per poi condividerlo sui social.
Ovviamente la macchina della follia dei selfie ha alle spalle un’industria, fatta di fatturati e utili. I selfie scattati ogni giorno sono circa 100 milioni. L’82 per cento dei giovani americani, tra i 18 e i 34 anni, sono soliti farli. E l’aumento della spesa legato a questa attività è pari a circa il 5 per cento. Dal Rapporto, che rilancia uno studio dell’India Institute of Medical Sciences di Nuova Delhi, emerge inoltre che la fascia d’età maggiormente coinvolta è quella di età compresa tra i 20 e i 29 anni (e per la quale si contano 106 vittime), a cui segue quella relativa alla fascia 10-19 anni dove le vittime sono ben 76. Altre 20 vittime si contano nella fascia tra i 30 e i 39 anni, 2 tra i 50 e i 59 anni e 3 tra i 60 e i 69 anni.
In totale, delle 259 persone rimaste vittime dei selfie estremi, 153 sono uomini, 106 donne. La maggior parte degli incidenti sono avvenuti a causa di cadute dall’alto di palazzi ma anche montagne e scogliere e dall’investimento da parte di treni: in molti casi, nel tentativo di farsi un selfie sui binari.
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