Italia: l’Aifa dà il via libera alla terza dose di vaccino anti-Covid

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ROMA – Il parere dell’Agenzia italiana del farmaco anticipa quello dell’Ema, atteso nelle prossime settimane. Si parte con gli immunodepressi, poi over 80 e personale sanitario.

“Aifa oggi ha chiuso il suo lavoro sulla terza dose e in questi minuti è in corso il Cda di Aifa e Aifa ha dato il via libera alla terza dose con un percorso: partiremo dai più fragili che dopo due dosi non hanno protezione necessaria. Ci sarà poi una circolare del ministero in merito”, ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza al festival della salute. “Dopo la prima fascia partiremo dai primi che sono stati vaccinati: mettere in sicurezza le Rsa è una priorità e poi dobbiamo salvaguardare gli over-80 ed il personale sanitario. Riconfermo che sulla disponibilità di dosi non abbiamo difficoltà. Possiamo garantire la terza dose”.

“La Commissione Tecnico Scientifica di Aifa (Cts) ritiene appropriato, in attesa dell’autorizzazione di EMA, rendere disponibili i vaccini Comirnaty e Spikevax come dose addizionale di vaccino Covid-19, dopo almeno 28 giorni dall’ultima somministrazione, a completamento del ciclo vaccinale nei soggetti adulti e adolescenti di eta’ superiore a 12 anni (vaccino Comirnaty) o >18 anni (vaccino Spikevax) in condizione di immunosoppressione clinicamente rilevante”. Lo comunica l’Agenzia, sottolineando che rientrano nella suddetta categoria “i trapiantati di organo solido e i soggetti che presentino, sulla base della valutazione clinica, un livello di immunocompromissione assimilabile”.

Al fine di mantenere una efficace risposta immune al vaccino dopo il completamento del ciclo vaccinale, e’ prevista la terza dose “dopo almeno 6 mesi dall’ultima somministrazione, nei grandi anziani (>80 anni) e nei soggetti ricoverati nelle RSA. Tale opzione può essere resa disponibile anche agli operatori sanitari, a seconda del livello di esposizione all’infezione, del rischio individuale di sviluppare forme gravi di COVID-19 e in accordo alla strategia generale della campagna vaccinale”. 
Per quanto riguarda la dose aggiuntiva “si prevede di somministrare uno dei due vaccini a mRNA autorizzati in Italia (Comirnaty e Spikevax)”. L’iter della decisione La decisione è arrivata dopo diversi giorni di discussione, e dopo che la stessa Ema, l’autorità europea, ha chiarito che sul punto decidono le autorità dei singoli Stati.

Secondo l’agenzia AGI il Cts nel suo parere ha dato il via libera alla somministrazione di una “dose addizionale” per immunodepressi e trapiantati, dopo almeno 28 giorni dall’ultima somministrazione. Mentre è prevista la terza dose (in questo caso definita ‘booster’, ossia atta a rafforzare le difese immunitarie dopo le prime due dosi) per gli over 80 e gli ospiti delle Rsa, dopo almeno 6 mesi dall’ultima dose ricevuta. Saranno utilizzati solo vaccini a mRna, ossia al momento Pfizer e Moderna.

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