Si chiama Molnupiravir e i primi test hanno avuto esiti promettenti. Secondo i dati diffusi dalla casa farmaceutica produttrice, il farmaco potrebbe ridurre molto il rischio di ricovero e morte per Covid-19. I costi però rimangono elevati e restano alcune perplessità su possibili effetti collaterali.
“Risultati impressionanti”, commenta l’immunologo Anthony Fauci commentando i dati della pillola anti-Covid sviluppata da Merck. L’annuncio della casa farmaceutica ha suscitato entusiasmo negli Stati Uniti e non solo. Il molnupiravir “è in grado di ridurre di circa il 50% il rischio di ospedalizzazione e morte per Covif nei soggetti infettati con Sars Cov 2 trattati entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi” secondo la società.
L’analisi ad interim è stata condotta su 775 pazienti con una malattia lieve o moderata, tutti partecipanti ad un trial clinico randomizzato di fase III.
Qualora dunque l’iter andrà avanti e il farmaco verrà autorizzato, l’antivirale sarebbe uno strumento aggiuntivo, come sottolineano le autorità Usa, e non sarà necessario adagiarsi, sentirsi meno minacciati dal coronavirus o ritenere meno utile la vaccinazione, che rimane uno strumento essenziale contro Covid-19.
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