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Che cosa prevede il Trattato del Quirinale tra ltalia e Francia

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(ph via Quirinale.it) ROMA – Il testo che stamattina sarà firmato da Mario Draghi ed Emmanuel Macron segna uno storico passo avanti nella cooperazione tra i due Paesi. Secondo gli esperti, però, per capire se il trattato sarà veramente efficace la chiave sarà la collaborazione in materia industriale.

“E’ un Trattato che unisce due Paesi fondatori dell’Unione europea che condividono l’impegno per la costruzione del grande progetto europeo. Un rapporto più forte tra Italia e Francia contribuisce a costruire un’Ue più forte, tanto più necessaria oggi di fronte a sfide che solo un’Europa più integrata può affrontare”, ha detto Mattarella a Macron. “La dimensione europea – ha osservato ancora il capo dello Stato – è l’elemento chiave” anche per “superare la crisi legata alla pandemia e a ripartire con rinnovato slancio per affrontare con successo le grandi sfide della transizione ecologica e digitale. Le molte misure previste per rafforzare la cooperazione e stimolare iniziative comuni sono un investimento nel comune futuro di Italia e Francia”.

(via Quirinale.it)

Macron, dopo un incontro con il presidente Mattarella, è stato poi ricevuto da Draghi a Palazzo Chigi per un faccia a faccia allargato solo in un secondo momento ai ministri degli Esteri, dell’Economia, della Difesa, dell’Interno e degli Affari europei, a dimostrazione della vastità di temi bilaterali cui fa riferimento il Trattato: dalla politica europea e a quella internazionale – con un’attenzione particolare al Mediterraneo e all’Africa, fondamentali per posizione geografica e interessi strategici -, difesa, sicurezza, e ancora economia, industria, spazio, transizione ecologica e digitale, cultura, giovani.

Le due delegazioni hanno discusso di tutti i principali dossier strategici aperti ma – stando a fonti del governo – non si sarebbe fatto accenno al caso Tim-Vivendi, almeno non nella riunione allargata.

Concretamente, d’ora in poi, Italia e Francia si consulteranno periodicamente – anche prima di ogni Consiglio europeo – per determinare un’agenda comune, e terranno un vertice governativo bilaterale ogni anno, tradizione interrotta prima dalla profonda crisi tra Roma e Parigi ai tempi del Conte 1 e poi dal Covid. E’ previsto dal Trattato anche un servizio civile congiunto già evocato lo scorso luglio in occasione della visita di Mattarella a Parigi. Tra gli altri elementi, una cooperazione transfrontaliera tra le due polizie – argomento che in passato aveva causato non poche incomprensioni, specialmente nella gestione dei migranti a Ventimiglia o Bardonecchia – in un momento in cui l’Italia cerca una sponda in tema di sbarchi.

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