(ph: Governo.it) NICOLA ZUCCARO – “Il mio destino personale non conta niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni”. Puntuale è stata la risposta di Mario Draghi a chi dei giornalisti accreditati alla conferenza stampa di fine anno, svoltasi nella mattinata di mercoledì 22 dicembre 2021, gli domandava velatamente sul suo futuro istituzionale.
E con “oppure no?”, contro domandato a chi gli chiedeva se la gestione del Recovery Plan dovesse continuare con lui, Draghi non ha dato per scontato che sia lui il prescelto per la presidenza della Repubblica, dopo il settennato di Sergio Mattarella.
E allora diventa legittimo domandarsi quale istituzione sarà servita da Mario Draghi? La nostalgia più volte fatta trasparire dall’attuale Premier italiano per l’Europa potrebbe far pensare ad un suo interesse verso l’Unione Europea per il dopo Ursula von der Leyen, anche alla luce dell’alta stima riscossa negli ultimi mesi dai primi ministri delle principali potenze europee per come l’Italia ha saputo gestire l’emergenza legata alla pandemia.
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