(ph: ANSA/EPA) MARIUPOL – La città sudorientale è ormai completamente accerchiata dai russi, che impediscono l’evacuazione.
La Russia ha attaccato una scuola a Mariupol dove a avevano trovato rifugio circa 400 persone. A scriverlo Bbc e Sky News citando un post su Telegram delle autorità municipali di Mariupol.
Il bombardamento sarebbe avvenuto ieri sera, l’edificio sarebbe stato distrutto e sotto le macerie restano donne, bambini e anziani, si riferisce nel post su Telegram. La Bbc specifica che le informazioni non sono state verificate indipendentemente.
Dalla città sotto assedio il sindaco Vadym Boichenko ha parlato ieri sera di migliaia di residenti “deportati” in remote città della Russia, “come fecero i nazisti durante la Seconda guerra mondiale”.
Il presidente Zelensky: “A Mariupol crimini di guerra che saranno ricordati nei secoli”.
Le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato nella notte in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, aprendo il venticinquesimo giorno della guerra scatenata dalla Russia ai confini dell’Ue e della Nato. Prima a Kiev e Leopoli, poi l’allerta è scattata anche negli oblast di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava, Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy, Zhytomyr e Vinnytsia.
Intanto le autorità locali denunciano deportazioni della popolazione verso la Russia.
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